Artisti di spalle: Cesare Cremonini

Maggio 31, 2022
QUELLA VOLTA CON CESARE CREMONINI

 

Quando Cesare suonò al campanello del no- stro ufficio nel 1997, nel piccolo schermo del vi- deocitofono mi apparve un “Liam Gallagher de noantri” con tanto di Ray-Ban a specchio e un naso che faceva provincia.

Nei giorni successivi, ci presentò anche il resto della ciurma che disse comporre il gruppo dei Senza Filtro. “Che brutto nome” gli dicemmo.

Cesare mi aspettava ogni mattina alle otto al- l’apertura dell’ufficio, faceva continuamente sega a scuola e stava ore a chiedermi come sarebbe stato se avesse avuto successo e cosa “sarebbe successo se nulla fosse stato”. L’estate del 1999 e quella del 2000 portarono alla consacrazione di vendite e di successo di un progetto, i Lùnapop, nel quale avevo scommesso tutto quello che ave- vo. Furono quelli i miei due anni più intensi da un punto di vista professionale. Grazie alle vendite di …Squérez?, 1.800.000 copie, riuscii finalmente a ottenere una tranquillità economica; ma ciò fu anche la causa della perdita dell’amicizia a me più cara, con la conseguente decisione di allontanarmi da quel progetto. Fu quello un conto salato da pagare, ma inevi- tabile. Ancora oggi, dopo aver avuto il privilegio di poter dire di aver lavorato con i migliori artisti, ogni volta che sento una canzone di quel disco, penso sempre che quello che davvero mi ha cam- biato la vita è stato Cesare. E forse posso anche dire di essere stato io un poco ad aver cambiato la sua.

 

A cura di
Marco Stanzani

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