Cronaca semiseria dell’“Authenticity Fatigue” nel mercato musicale
C’era una volta l’autenticità. Quella vera: voci incrinate, chitarre scordate, demo registrati in cantina.
Poi è arrivato il marketing, ha messo un filtro seppia su tutto e ha detto:
“Questo è raw, questo è vero, questo è te.”
E così, nel 2025, l’autenticità è diventata un genere musicale. O peggio, una strategia di comunicazione.
Benvenuti nell’era dell’Authenticity Fatigue — quando anche il “naturale” sa di artificiale.
Il ritorno del grezzo (e del glamour)
Lo-fi, bedroom pop, indie folk.
Negli ultimi anni la musica ha riscoperto il fascino del “meno è meglio”.
Ma quando tutti vogliono sembrare imperfetti, anche l’imperfezione diventa una formula.
E niente è più finto di un errore calcolato.
L’autenticità programmata: un paradosso perfetto
Oggi la sincerità si pianifica in studio.
Pitch per etichette recitano: “sound raw e voce vulnerabile” (traduzione: tre take volutamente stonate, microfono vintage, plugin da 300 euro).
Il testo “spontaneo” passa sei revisioni e un focus group.
Risultato: un esercito di artisti diversi, ma tutti uguali.
Quando il sincero diventa stereotipo
Essere autentici è diventato un ruolo da interpretare.
C’è il cantautore tormentato, il rapper di cucina, la voce fragile ma intensa.
Tutti veri, tutti falsi.
Il pubblico inizia a stancarsi — nasce così la Authenticity Fatigue: la stanchezza emotiva di chi non sa più distinguere tra emozione e marketing.
Come restare autentici (senza sembrare un meme)
La risposta non è nel suono grezzo, ma nell’intenzione.
🎚 Tecnica al servizio dell’emozione: saper cantare bene non è un crimine.
✍️ Testi onesti: non servono metafore infinite. Serve dire qualcosa che senti davvero.
🎧 Produzione consapevole: il “raw” funziona solo se ha un senso.
💬 Tono personale: non quello suggerito dai trend.
Conclusione: l’autenticità non si compra (ma si può perdere)
L’industria ha trasformato la verità in estetica.
Ma il vero artista non è quello che sembra autentico.
È quello che non ha paura di esserlo davvero, anche se va contro la moda del momento.
