Nel 2025, parlare di sostenibilità non è più un “valore aggiunto”.
È un dovere, anche (e soprattutto) nel mondo della musica.
L’industria discografica sta affrontando una trasformazione culturale e produttiva: il pubblico è sempre più attento, gli artisti più consapevoli, e il marketing… più etico.
Eco-tour: il live consapevole
Le tournée musicali hanno un impatto ambientale altissimo.
Trasporti, energia, allestimenti, merchandising: tutto pesa.
Ecco perché artisti come Coldplay, Billie Eilish e Massive Attack stanno cambiando le regole:
- mezzi elettrici e biocarburanti
- palchi alimentati da fonti rinnovabili
- collaborazioni con ONG per compensare le emissioni
- incentivi per il pubblico che arriva in car sharing o mezzi pubblici
Il concerto non è solo spettacolo, ma atto di responsabilità condivisa.
Vinili green: analogico, ma etico
Il vinile è tornato protagonista. Ma produrlo in PVC è inquinante.
Oggi, alcune etichette propongono:
- vinili in bio-plastica o riciclati
- produzione a basso consumo energetico
- packaging essenziale, riciclabile, senza plastica
Non è solo una scelta tecnica: è una dichiarazione d’intenti.
Packaging green = branding consapevole
Oggi il packaging racconta chi sei e in cosa credi.
Le alternative sostenibili sono sempre più adottate:
- cartone certificato FSC
- inchiostri vegetali
- eliminazione della plastica monouso
- etichette trasparenti sul ciclo di vita
Secondo uno studio, il 78% dei consumatori pagherebbe di più per un prodotto eco-friendly.
La sostenibilità è anche strategia di comunicazione
Fare scelte sostenibili non è solo una questione ambientale.
È cultura. È identità. È narrazione.
Impattano su:
- la comunicazione social
- le partnership con brand etici
- la fidelizzazione del pubblico
La musica ha il potere di far riflettere e ispirare.
Quando l’arte incontra la responsabilità, si crea un’armonia che risuona oltre il palco.