NON CONTRO ME, il primo spettaconcerto al mondo di e con Gio Evan

Maggio 17, 2018

GIO EVAN IN “NON CONTRO ME”

Il primo spettaconcerto al mondo di e con Gio Evan e con Anudo. “Non contro me” non è un concerto nonostante la musica indie pop padroneggi lo scenario. Non è un reading di poesie nonostante le numerose letture che interpreterà. Sappiamo soltanto cosa non è.

 

IL DISCO

Un anno di gestazione, due singoli che macinano sempre più ascolti su Spotify, oltre 50 spettacoli quasi tutti sold out, un nuovo libro appena uscito con Rizzoli già tra i best seller su Amazon, ma l’attesa è quasi finita.

Il 17 aprile è uscito per MArteLabel “Biglietto di solo ritorno”, un doppio album d’esordio del poeta contemporaneo più seguito in Italia: Gio Evan. La produzione artistica degli Anudo, trio di producer cuneesi, ha dato al progetto un ulteriore tocco magico perfettamente in tono con l’originalità della poesia di Gio Evan. BDSR è un’opera composta da due dischi, il primo contenente 9 canzoni e il secondo 10 poesie interpretate da Gio Evan, con musiche a cura di Giampiero Mazzocchi)​ di cui 5 estratte dai suoi libri​ (editi Fabbri-Rizzoli)​ e 5 completamente inedite.

Gio Evan è conosciuto come poeta, cantante, scrittore, umorista e performer. Si tratta di un artista trasversale con al seguito quasi 400.000 followers sui social network, le sue poesie (e da adesso le canzoni) vengono condivise sui muri, incise sui banchi di scuola, sugli alberi e su ogni superficie immaginabile, per poi viaggiare in rete sulle bacheche del popolo del web. Il 6​ marzo è uscito il nuovo libro “Ormai tra noi è tutto infinito”, edito da Fabbri-Rizzoli.

Gio Evan è famoso per i suoi concetti del “non bastarsi” e del “sorprendersi”, e adesso mette la sua impronta anche nella musica, e lo fa con un tono piuttosto chiaro.

BDSR, infatti, è un concept album dove si passa dal sentire la mancanza di sé e si finisce con il “venire a prendersi”. È un percorso di accettazione di se stessi, di riprendersi in mano la vita.

“Biglietto di solo ritorno – scrive Gio Evan – non è indie, non è pop, non è rock, non è rap, sappiamo soltanto cosa non abbiamo fatto.
Sappiamo che si balla, sappiamo che è un disco che permette gli accendini alzati, un disco che se ami puoi dedicare, un disco che se sei arrabbiato lo puoi alzare al massimo in camera, un disco che se viaggi lo puoi benissimo lasciar scorrere. È un disco che si presta a tutto, un po’ come Evan.”

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