Riflessioni di un promoter che anche quest’anno non riceverà il Nobel per la Pace (e non si capisce perché)

Marzo 24, 2020

Niente, anche quest’anno non mi hanno dato il Nobel per la pace. D’altro canto era abbastanza prevedibile.

Non si può pensare di ricoprire un ruolo come quello del promoter o dell’ufficio stampa che dir si voglia e mantenere un atteggiamento volto a seguire pedissequamente il proprio artista in perenne e totale rilassatezza.

Non scherziamo per favore: so bene quanto a volte ci si lasci andare a considerazioni non propriamente idilliache nei confronti di noi mesti uffici stampa, ma dovreste provare ogni tanto a calarvi nei panni dei promoter, gente che ha nel dna risposte pronte a domande del tipo:

“si ma se andiamo in quel programma che altri artisti ci sono?”
“si ma se andiamo in quel programma quanti soldi ci danno?”
“si ma se andiamo in quel programma perché a me fanno fare una canzone soltanto mentre a quell’altro due?”
“si ma se andiamo in quel programma siamo sicuri che se io faccio un playback anche gli altri ospiti faranno lo stesso?”
“si ma se andiamo in quel programma siamo sicuri che parleranno del disco, dei miei prossimi concerti e del tour che ho appena concluso in Madagascar? vorrei inoltre ci fosse spazio per un collegamento anche con mio nipote che ha appena fatto i dentini?”

cose così insomma.

Voi capite che può capitare ogni tanto si venga interpellati da organizzatori o colleghi che chiedano il tuo artista per la tal rassegna a scopo benefico. Tu sai già che a queste proposte il tuo protetto generalmente risponderà col noto intercalare:

“Ehhhh se aderissimo a tutte le iniziative benefiche che ci chiedono di supportare, non avremmo tempo per fare il nostro mestiere”.

E quindi nel ricevere la consueta lista della spesa di altri artisti che “ti giuro hanno aderito a questa iniziativa”, nella netta e perfettamente percepibile consapevolezza che stai perdendo tempo ed altrettanto ne stai facendo perdere al tuo interlocutore, cerchi di mantenere un aplomb che aiutami a dire olimpico. E nonostante la tentazione sia quella di stoppare col più sincero dei “guarda, di questa cosa so già che non gli interessa un cazzo”, il soliloquio sulla descrizione delle cause che muovono a tal mirabile iniziativa, tenti disperatamente con garbo e diplomazia di usare tutti i tuoi “gliene parlo e ti faccio sapere”, ma a volte l’insistenza dall’altra parte del filo è tale da provocarti un moto interiore con un livello di tensione paragonabile per intensità alla striscia di Gaza.

E’ in quei momenti che l’ufficio stampa/promoter tenta di resistere a mantenersi diplomatico, vede il traguardo ma si sente stremato e a pezzi peggio che un maratoneta che deve affrontare gli ultimi 10 km e i cui muscoli mandano segnali ben precisi al cervello. Quello di mandare tutto e tutti affanculo.

Ma non puoi. O almeno ci provi.

Le gote ti si gonfiano che pare un ritrovo di mongolfiere e mentre ascolti la messe di proponimenti senza garanzie di cachet o rimborsi per il tuo artista, ti accorgi di essere diventato improvvisamente cintura nera di bruxismo. Sempre più di frequente capita di ascoltare lamentele di giornalisti verso questo o quell’ufficio stampa colpevoli di essere stati sgarbati o risoluti nel non concedere una tal intervista. Le lamentele sul fatto di non rappresentare con la dovuta disponibilità un artista, sono le accuse che più di frequente vengono mosse a noi promoter/ufficistampa. Sarà forse per tale motivo che i più bravi a fare questo lavoro non godono certo di fama da super-simpaticoni. La più bella me la disse una volta Luca Rotondi che all’epoca era un fido collaboratore del maestro di noi tutti, Michele Mondella.

Luca mi chiese: “come va?” .. gli risposi mah, prima dei Lunapop ero uno stronzo, dopo i Lunapop pare che io sia diventato dio. Lui ci pensò sopra un secondo e con la  massima sincerità mi rispose: “No. Per me sei sempre quello di una volta” …

Playlist di 20 canzoni che parlano di pace:

  1. John Lennon – “imagine” https://www.youtube.com/watch?v=VOgFZfRVaww
  2. John Lennon – Happy Xmas (the war is over) https://www.youtube.com/watch?v=z8Vfp48laS8
  3. Norah Jones – “Peace” – https://www.youtube.com/watch?v=pmtYs_k8WOE
  4. Louis Armostrong – “We’ve all the time in the world” – https://www.youtube.com/watch?v=bcnLKMMqko4
  5. Timmy Thomas – “Why can’t we live together” – https://www.youtube.com/watch?v=cFU-FJzPE80
  6. Frankie goes to Hollywood – “The power of love” – https://www.youtube.com/watch?v=NyoTvgPn0rU
  7. Art of Noise – “Moments in love” – https://www.youtube.com/watch?v=ux3u31SAeEM
  8. Cranberries – “Zombies” – https://www.youtube.com/watch?v=6Ejga4kJUts
  9. Guns’n’Roses – “Civil war” – https://www.youtube.com/watch?v=JWejuCskH1k
  10. Plastic Ono Band – “Give peace a chance” – https://www.youtube.com/watch?v=tlKX-m17C7U
  11. Jefferson Airplane – “Volunteers” – https://www.youtube.com/watch?v=SboRijhWFDU
  12. U2 – “Sunday bloody sunday” – https://www.youtube.com/watch?v=EM4vblG6BVQ
  13. Black Sabbath – “War pigs” – https://www.youtube.com/watch?v=rG0Ws3YfONY
  14. Barry Mc Guire – “Eve of destruction” – https://www.youtube.com/watch?v=rG0Ws3YfONY
  15. Luciano Pavarotti & Passengers – “Miss sarajevo” – https://www.youtube.com/watch?v=Zlmg0yzxKvQ
  16. Bob Dylan – “Blowing in the wind” – https://www.youtube.com/watch?v=vWwgrjjIMXA
  17. Fabrizio De André – “La guerra di Piero” – https://www.youtube.com/watch?v=rmqPe4P5mkE
  18. Bob Marley – “War” – https://www.youtube.com/watch?v=loFDn94oZJ0
  19. Francesco De Greogri – “Generale” – https://www.youtube.com/watch?v=zWGPBBwuyck
  20. The Clash – “Hate and war” – https://www.youtube.com/watch?v=NS56z2LPyEE

Leggi gli articoli della “Rubrica di Marco Stanzani”

Seguici su