Secondary ticketing a 2000€. E i fan? Sempre fregati.
Ore 11 italiane, 12 settembre 2025.
Un click, un respiro trattenuto, un sito in tilt.
In mezz’ora i biglietti per il tour autunnale dei Radiohead a Bologna (70–135 euro, VIP a 255) sono spariti. Puff.
E poi?
Il miracolo del secondary ticketing: gli stessi biglietti ricompaiono poco dopo, a 2000 euro.
La solita storia (che non cambia mai)
i fan si infuriano,
i social esplodono,
i bot ringraziano,
e le major ripetono: “Serve regolamentare”, “Bisogna introdurre codici univoci”
Ma il codice univoco spesso vale quanto un gettone scaduto.
👉 La porta resta murata.
La posizione degli artisti
Thom Yorke e soci lo hanno detto: vogliono rendere la vita difficile ai bagarini.
Ma i bagarini hanno fatto il master in sopravvivenza digitale.
E mentre loro si arricchiscono, i fan restano esclusi.
Un sistema rotto
Parliamo, denunciamo, regolamentiamo.
Ma la verità è che il sistema continua a non funzionare.
Risultato: biglietti a prezzi da Sotheby’s.
E fan con la stessa espressione di chi ha appena visto il finale di Lost: confusi, arrabbiati, senza biglietto.