Spotify cancella 75 milioni di canzoni generate con AI

Ottobre 23, 2025

10 considerazioni del tutto personali di un osservatore vagamente esasperato

Nel mondo della musica digitale, dove ogni giorno nascono più canzoni che bambini, Spotify ha deciso di fare pulizia: via 75 milioni di brani generati da intelligenze artificiali, etichettati come “spam”. Una mossa che ha fatto tremare i server e piangere i bot.
Ecco 10 riflessioni semiserie su questo colpo di spugna storico.

La primavera è arrivata anche su Spotify

Altro che pulizie di casa: Spotify ha fatto decluttering digitale.
Marie Kondo sarebbe orgogliosa. Se un brano non “porta gioia”, via nel cestino — anche se lo ha composto un algoritmo con un cuore di silicio.

L’AI ha superato il trapper medio

75 milioni di brani spam in pochi mesi.
L’AI ha pubblicato più musica di quanta la discografia italiana abbia potuto digerire. E senza chiedere un contratto.

Il silenzio è il nuovo trend

Forse torneremo ad ascoltare musica che non suona come un frigorifero in crisi esistenziale.
Più spazio per le playlist “Lo-Fi per piangere in bagno”.

Creatività vs. Calcolo

Spotify ammette: l’AI è “incredibile ma inquietante”.
Va bene per scrivere una bio, non per sfornare 300 album “techno medievali” a settimana.

La vera hit? Delete All.mp3

Il brano più ascoltato del mese è stato il silenzio: liberatorio, profondo, umano. L’AI lo aveva previsto. Spotify l’ha cancellato.

Troppa acqua nel mare

Tra remix di remix e “Track_final_v3”, serviva spazio.
Gli artisti veri non respiravano più.

Monetizzare il nulla

Molti brani AI esistevano solo per raccattare centesimi di royalty.
Spotify ha detto basta: l’aria è gratis, la musica no.

L’AI ha bisogno di un manager

Vuoi fare musica, caro algoritmo?
Trovati un produttore, un’etichetta, e soprattutto… un ego.

Chi decide cos’è spam?

Se un brano AI è brutto, è spam.
Se è brutto ma umano, è arte? Il confine si fa sottile.

Il futuro è (ancora) umano

L’AI non potrà mai sostituire la capacità di commuovere, stupire, emozionare.
Almeno finché non scriverà una canzone capace di farci ballare e ricordare la nostra infanzia.

👉 Spotify ha fatto ciò che ogni discografico sogna da anni: premere “elimina” su milioni di brani inutili.
Ma attenzione: l’AI è paziente. Sta già scrivendo il suo prossimo album.

Titolo provvisorio: Revenge of the Algorithm.


Warning: Trying to access array offset on value of type bool in /var/www/vhosts/redblue.it/httpdocs/wp-content/themes/music-club/views/prev_next.php on line 10
previous
Diritti d’autore e diritti connessi: l’equivoco che costa caro agli artisti emergenti

Seguici su

Red&Blue Srl – Agenzia di comunicazione musicale.
Sede Legale: via Garibaldi, 3 – 40124 Bologna
Sede Operativa: via Boldrini 12/W – 40121 Bologna
Partita Iva e Codice Fiscale: 02310871203
Codice Univoco: USAL8PV
Pec: redeblue1@legalmail.it