Nel 2025, il mercato discografico italiano si trova a un bivio: da un lato l’innovazione tecnologica promette nuove opportunità creative, dall’altro emergono minacce concrete alla trasparenza e alla sostenibilità del settore.
Tra le più discusse, le bot farm e le tracce generate da AI stanno alterando profondamente il panorama dello streaming musicale.
Perché la verità è che abbiamo un problema: si chiama streaming fraudolento (e con lui c’è anche quello delle tracce artificiali)
Secondo recenti analisi internazionali, fino al 18% dei contenuti caricati quotidianamente su piattaforme come Spotify o Deezer è generato da intelligenza artificiale.
Questi brani, spesso privi di valore artistico, vengono poi spinti artificialmente da bot farm che simulano ascolti reali, gonfiando le metriche e sottraendo risorse agli artisti autentici.
Avrete letto del caso emblematico del musicista Michael Smith, il quale avrebbe guadagnato oltre 10 milioni di dollari caricando centinaia di migliaia di brani AI e sfruttando bot per generare ascolti fraudolenti.
Questo tipo di frode mina la fiducia nel sistema e rende difficile per gli artisti emergenti costruire una reputazione basata sul merito.
E allora come difendersi?
Per contrastare questo fenomeno, è fondamentale adottare strategie preventive di reputazione.
Ecco alcune azioni concrete che mi vengono in mente (ma probabilmente ce ne sarebbero anche altre):
- Monitoraggio attivo: utilizzare strumenti di analytics per verificare l’origine degli ascolti e segnalare anomalie.
- Trasparenza nei metadati: fornire informazioni dettagliate su produzione, collaborazioni e fonti sonore.
- Collaborazione con piattaforme etiche: privilegiare servizi che promuovono la qualità artistica e la remunerazione equa.
In questo contesto, ho notato che Bandcamp mi pare si confermi come una delle piattaforme più affidabili per gli artisti indipendenti.
Con una politica di revenue trasparente e il supporto diretto ai creatori, Bandcamp consente di:
- Vendere musica e merchandise senza intermediari
- Costruire una community di fan autentici
- Mantenere il controllo sulla propria identità artistica
Per quanto mi riguarda, esistono anche altre alternative valide che includono:
Funkwhale: che è figa perché è decentralizzata, con una open-source, orientata alla privacy
SoundCloud: questa la conoscete sicuro. Dà ampia visibilità, ma meno controllo sui ricavi
Last.fm: io la frequento quando provo a scoprire musica interessante ed analizzarne i dati.
Stiamo lavorando per dirigerci verso un ecosistema musicale più sano
Perché la lotta contro le bot farm e le tracce AI non è solo tecnica, ma culturale.
Servirebbe una presa di coscienza collettiva: artisti, etichette e ascoltatori devono promuovere un ecosistema musicale basato su autenticità, trasparenza e valore artistico.
Forse le piattaforme come Bandcamp non sono solo un rifugio, ma un modello da seguire.