Vende più il merchandising o lo streaming?

Maggio 28, 2025

Presto le discografiche guadagneranno più col merchandising che con la vendita o lo streaming delle canzoni.

Scommettiamo?

Negli ultimi anni, l’industria musicale ha assistito a una trasformazione radicale nel modo in cui gli artisti monetizzano la loro arte. Se un tempo la vendita di dischi e, più recentemente, lo streaming rappresentavano le principali fonti di guadagno, oggi il merchandising sta emergendo come un pilastro economico sempre più rilevante. E il merito è tutto del mito che tutti si ingegnano a coltivare: quello del super fan.

I super fan non sono semplici ascoltatori: sono veri e propri ambasciatori degli artisti che amano. Se leggete qui (https://luminatedata.com/reports/midyear-music-industry-report-2023/), scoprirete che i super fan rappresentavano oltre il 15% della popolazione generale negli Stati Uniti già nel 2023. Questi appassionati non si limitano ad ascoltare musica, ma investono attivamente nel mondo del loro artista preferito, acquistando biglietti per concerti, esperienze VIP e, soprattutto, merchandising.

E allora vuoi vedere che presto il merchandising supererà lo streaming?

Starete leggendo anche voi un po’ dappertutto che le major discografiche stanno riconoscendo il potenziale economico dei super fan e stanno sviluppando strategie mirate per massimizzare i ricavi. Il CEO di Universal Music Group, Sir Lucian Grainge, ha dichiarato che la sua azienda è già in trattative avanzate con le piattaforme digitali per creare nuove esperienze e prodotti dedicati ai super fan. Secondo Goldman Sachs, il mercato della monetizzazione dei super fan potrebbe ha raggiunto i 4,5 miliardi di dollari nel 2024. Questo spiega perché le principali etichette discografiche, stanno investendo in strategie per coinvolgere questi ascoltatori altamente impegnati.

E’ nato dunque un nuovo modello di business che esplora nuove tecnologie per migliorare l’esperienza dei super fan.

Alcune delle tendenze più promettenti includono:

  • ⁠ ⁠Concerti in realtà virtuale e aumentata, che permettono ai fan di vivere esperienze immersive senza dover essere fisicamente presenti.
  • ⁠ ⁠NFT e blockchain, che stanno rivoluzionando il concetto di proprietà musicale e creando nuove opportunità di guadagno per gli artisti.
  • ⁠ ⁠Piattaforme direct-to-fan, che consentono agli artisti di bypassare le tradizionali strutture di distribuzione e vendere direttamente ai loro fan.

Esistono aziende specializzate, come Top Drawer Merch, che stanno sviluppando ecosistemi digitali per connettere gli artisti con i loro fan più fedeli. Questo dimostra che il futuro della musica non sarà solo digitale, ma anche fisico ed esperienziale.

Alla luce di questi dati, è evidente che il merchandising sta diventando una fonte di guadagno sempre più importante per le discografiche. Con il crescente coinvolgimento dei super fan e l’adozione di strategie mirate da parte delle major, è lecito aspettarsi che presto il merchandising supererà lo streaming e la vendita di musica come principale fonte di reddito per gli artisti.

E intanto Spotify ha annunciato la creazione di “super fan clubs”, un’iniziativa per rafforzare il legame tra artisti e ascoltatori più fedeli e Universal ha deciso di spostare la propria sede newyorchese nel cuore di Midtown proprio vicino al Madison Square Garden, con centri commerciali e studi musicali pensati ad hoc per gli incontri tra fans e star della canzone.

Una volta si chiamavano “firmacopie” ora potremmo chiamarli “meet & creep”, visto che ormai, per incontrare il proprio artista preferito, temo sarà necessario accendere un mutuo o quasi.

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